Paroles de Don Giovanni A Cenar Teco

Wolfgang Amadeus Mozart
DonGiovanni, a cenar teco
M'invitasti, e son venuto
Non l'avrei giammai creduto:
Ma farò quel che potrò
Leporello, un'altra cena
Fa che subito si porti.
Ah! padron...siam tutti morti..
Vanne dico,
Ferma un pò.
Non si pasce di cibo mortale
Chi si pasce di cibo celeste.
Altre cure più gravi di queste,
Altra brama quaggiù mi guidò
La terzana d'avere mi sembre...
E le menbra fermar più non so
Parla dunque: che chiedi ?che voi?
Parlo, ascolta, più tempo non ho
Parla, parla:ascoltandoti sto
Tu m'invitasti a cena:
Il tuo dovere or sai.
Rispondimi: verrai tu a cenar meco?
Oibò!
Tempo non ha...scusate
A torte di vitate
Tacciato mai sarò
Rivolsi
Ho già risolto.
Verrai?
Dite di no
Ho fermo il core in petto
Non ho timor, verrò
Dammi la mano in pegno
Eccola...ohimé...
Cos'hai?
Che gelo è questo mai!
P!niti, cangia vita:
è l'ultimo momento.
No, no, ch'io non mi pento.
Vanne lontan da me.
Pentiti scellerato.
No, vecchio infatuato.
Ah, tempo più non v'è
Da qual tremore insolito...
Sento ...assalir...gli spiriti...
Dond'escono quei vortici
Di foco pien d'orror?
Tutto a tue colpe è poco.
Vieni, c'è un mal peggior.
Chi l'anima mi lacera!
Chi m'agita le viscere!
Che strazio!ohimè! che smania!
Che inferno! che terror!
InterprèteWolfgang Amadeus Mozart
LabelEMI
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